La comparsa di Cloud

Assia lo guardò un secondo.
"Che tipo noioso..." sbuffò vistosamente e sciolse il sacco, rivelando quello che sembrava un mare di ciarpame raccolto a giro.
- Per lo scudo non credo di poter far molto...- borbottò afferrando alcune bustine e cercando altre cose nella montagna di 'merce'.
- Volendo un pò di benzina te la posso fare sul posto però...

Assia sorrise, un sorriso un pò malefico in effetti.
- Come vuole il mio cliente- ridacchiò iniziando a fare una misteriosa mistura rosa con un pestello e alcune polverine.
Dopo un pò che era lì a giocare, o almeno sembrava, che a lavorare, si fermò, assorvò la mistura e lentamente se la versò in una mano.
La guardò un paio di secondi poi mormorò velocemente delle parole incomprensibili e nella sua mano si formò una sfera d'acqua con al centro la mistura che viva via si stava sciogliendo in essa, facendola diventare nero petrolio.
Assia tolse la mano e la sfera rimase li placida a scurirsi per i cavoli sua.
- Allora dove sta il buco?- chiese sbuffando.

Assia lo fissò un secondo -Fenrir? Il lupo malefico nordico?- poi sbuffò e a un suo cenno la bolla d'acqua petrolosa si appiattì e entrò nel serbatorio.
Assia tirò una bottarella alla moto -vedi come andrai veloce ora!.
Poi estrasse un pallottoliere dalla manica e iniziò a muovere confulsamente le pallette per contare- beh allora fin dove devi andare?- le chiese intendetta su una pallina.

Assia ruappallottolò tutto e chiuse il sacco con un nodo.
Poi fissò un secondo Cloud e mormorò -Se-phi-roth?.
Inclinò la testa -ho letto un nome simile nel registro dei nuovi arrivati- con noncuranza iniziò a giocare con le ugnhie.
- Si da il caso che debba proprio consegnarli una lettera- e estrasse dalla tasca una busta nera sigillata con della cera rossa e l'agitò -perchè non mi accompagni eh? poi considererò il tuo debito saldato.

Assia sbatte gli occhietti.
"Possibile che questo tizio...".
Sfoggiò un magnifico sorriso e mormorò col solito sorrisetto malvagio -tranquillo, non importa.
Le basto pensarlo soltatto e il suo gigantesco Ghoul da compagnia apparve con uno sbuffo nauseabondo alle sue spalle, abbozzò un inchino o quello che sembrava tale, afferrò il sacco e sparì.
Assia ridacchiò appena -una ragazza da sola non può sopravvivere in questo crudele mondo.
Si mile il casco un pò infastidita per i suoi capelli e indicò l'orizzonte -vicino alla Foresta di Sal, è stato inviato li per una missione.

Assia lanciò un vago -kya!- e si afferrò a lui mormorand un paio di insulti nell'antica lingua.
- era un ghoul, mangiano i morti...