una giornata che sembrava come tutte le altre

Skeda

Neko e Meko stavano tranquillamente camminando per la stessa strada, senza sapere chi fosse pochi passi avanti a loro.
- Lo sai che non mi piace stare qui!!- si lamento strepitando Meko e stringendo forte a se il suo bastone da sacerdote della luce.
- Come sei noioso!- lo rimbeccò il fratello -finchè stai con me non devi temere nulla da quelli delle ombre- e gli assestò una potente pacca che fece cozzare la testa fasciata dalla nera bandana di Meko, contro un tipo che come un pirla sta lì in mezzo alla strada.
Meko schizzò subito dietro al fratello fissando male l'Oscuro e pensado "ecco l osapevo! Uno delle OMBRE!!... ma di cosa m istupisco sono nel loro dominio...".
Invece il fratello, Neko salutò garbatamente con la mano lo sconosciuto e gli disse -ben trovato fratellone! Scusa per la botta!.

Skeda

Meko mollò uno stillò acuto tipico di una ragazza e iniziò a correre in cerchio intorno al fratello che si stava rialzando massaggiandosi la testa.
- Meko!- strillò Neko afferrandolo per la maglia e obbligandolo a fermarsi.
Poi Neko si pulì i pantaloni e borbottò con la faccetta un pò arrabbiata -ehi fratellone, io sono delle Ombre!- e alzò un pugno al cielo.
- Mi chiamo Neko- stillò agitanto la manina poi inchicò Meko che si era già acquattato dietro le spalle del fratello e ora fissava male Itachi -lui è Meko, il mio fratellino, è della Luce- Neko si grattò la testa -è un pò complicato spiegare perchè siamo di due fazioni diverse...
Meko tirò la maglia al fratello e gli sussurrò all'orecchio -m..ma questo tipo spaventoso cosa ci fa qui?.
Neko annuì e a 'mo di porta voce chiese a Itachi -ehi fratellone, ma che ci fai qui di notte?-

Meko nel veder avvicinarsi il brutto ceffo, si allontanò a passo di granchio stringendo forte il suo bastone da prete della luce.
"Certo che è proprio inquietante!!" pensava terrorrizzato "queli occhi strani, quelle rughe assurde (XD) accanto al naso... sono troppo innaturali e marcate... che da piccolo invece di taglairsi i polsi si sia tagliato la faccia!?" cozzò contrò un lampione e per poco non gli venne un infarto.
"E poi come diavolo è vestiti? Nuvolette rosse su sfondo nero... a quelli delle ombre servirebbe uno stilista bravo..." e si toccò la bandana che aveva in testa.

Neko fissò perplesso il fratellino che si allontanava, poi tornò a dedicarsi al tipo.
- Ah nulla di che fratellone!- esclamò ridacchiando -siamo orfani, nostra madre è morta dandoci alla luce e quindi quando c'è stata la guerra e l'orfanotrofio è stato attaccato Meko è andato per la sua strada e io per la mia.
Neko inclinò la testa e borbottò -comuqnue ancora non mi avete detto cosa ci fate qui, e come vi chiamate, fratellone!

Meko lo fissò esterrefatto, il terrore era scemato via e al suo posto c'era la rabbia.
- Tu, oscuro del c***o!- gridò a pieni polmoni.
Quel bastone era stato il regalo d'addio di Mamir-sama quando lui era partito col fratello, ci teneva molto.
- Come osi sporcare così il bastone di un Prete della sacra LUCE!? e si lanciò a terra per raccattarlo e puntarlo contro Itachi.
In quel frangente si intromise Neko che Arrivò di Corsa.

Neko si voltò, sentendo il bastone tintinnare per terra, quando vite i lfratello puntarlo contro al nuovo amico e lancire un incantesimo balzò contro il bastone, e la sfera luminosa sfiorò Itachi sparendo nel cielo.
- Meko non fare così!- strillò Neko caduto sul fratello -nii-san non te la rpendere con lui è solo nervoso!- strillò poi a Itachi alzandosi da terra.

Meko impallidì nel veder diventare cenere il suo amato bastone.
Tale cenere fu pure trasportata via dal vento, così si appallottolò su se stesso a piagnucolarsi addosso e a pulirsi con la lunga manica dell'abito da prete.
"Perdonati Mamir-sama, perdonatemi Sommo Luce, questo infame suffito ha amchciato il suo onore..."

Neko sbuffò, fissando il fratellino piangere.
Non gli piaceva quando piangeva, ma vista la fine del bastone Neko iniziò ad aver paure del signor fratellone.
"Itachi..Uchiha..." pensò lentamente.
Quindi tornando verso Itachi e proteggendo il fratellino chiese, fingendosi tranquillo -certo fratellone che hai un nome strano, da dove vieni? Dall'est?

Meko nel sentire che l'uomo si riferiva a se ebbe un brivido.
- Non...si preoccupi- mormorò tentando di sorridere.
Il suo adorato bastone era stata bruciato, e di certo non voleva fare la stessa fine... Inoltre era un novità per lui che uno delle Ombre si scusasse, forse non era poi tanto cattivo, o forse era bravo a mentire....
Meko si avvicinò al fratello e mormorò -dovrò tornare da Lady Mamir e farmene dare un'altro- sbuffò appena nonostante fosse ancora molto arrabbiato -vorrà sapere che fine ha fatto quello vecchio, però...

Neko sorrise, anche se la scena nel suo contesto era abbastanza ridicola, Neko sapeva bene che il fratellino, se non fosse stata per la prova di potere dell'altro, avebbe continuato a strapitare per un ora buona.
Quando Meko si avvicinò, Neko se lo prese sotto braccio e gli disse- tranquillo, finchè sei qui ci penso io a proteggerti!.
Poi tornò a concentrarsi suItachi -mai sentito parlare di questa Konoha....- mormorò Neko, anche se in effetti aveva viaggiato molto poco.
Indicò i vestiti di Itachi -ne ho mai visto un vestito del genere, nee Nii-san non è che sei uscito da uno dei nuovi portali, eh?.
Secondo Meko la storia dei portali che davano su altri mondi era una totale cavolata, ma Neko ci sperava, dava un pizzico di mistero al tutto.

I due si lanciarono un veloce sguardo e Neko mormorò al fratellino, per tranquillizzarlo -tranquillo, vedrai che Mamir non c'è l'avrà con te, gli spiego io cosa è successo...-
Meko l oguardò male pensando "ovvio! E' tutta colpa tua" ma non lo disse per non infastidire il fratello.
I due bambini si incamminarono dietro Itachi.
- Ehi nii-san non è che c'è anche una Nee-chan- chiese Neko pensando però "no sai perchè mi sembri un pò un pazzo e se c'è una sorellona magari ci ripariamo dietro di lei..."