andando verso casa

Avevano camminato fianco a fianco fino ad arrivare alla villa, la casa di Arianne, ma la considerava casa del padre anche se lui era morto in pratica, entrarono nel grande giardino , l’uomo dietro di loro richiuse il cancello alle loro spalle inchinandosi, stessa cosa successe alla porta, il palazzo era una costruzione stile gotico, affascinante e inquietante allo stesso tempo, l arredo all interno era ben ricercato , un estetica perfetta, ricercata.
ti piace la mia casa?--< /b> domandò sorridendo, erano ora nella stanza da bagno , un enorme vasca con ninfee fresche era al dentro della stanza, come una piccola piscina, aveva lasciato il mantello e a una ragazza prima di entrare in quella stanza <b> -- ora puoi fare il bagno…--

Si coprì gli occhi avvedendosi di quello che succedeva -- non ci si spoglia davanti alle signorine! -- urlò quando il ragazzino entrò in vasca, scosse il capo fortunatamente le ninfee che coprivano le nudità dei ragazzino , scosse il capo nuovamente, entrò con ciò che rimaneva della veste in vasca i movimenti di lei erano aggraziati ed eleganti non come quelli di neko, prese la spazzola e il sapone avvicinandosi al ragazzo -- dammi le spalle cosi ti insapono poi fai da solo! -- sospirò “ che cosa mi tocca fare” pensò imbarazzata

Insaponò la schiena e la testa del gatto, le orecchie sciacquandole poi per bene -- se fai il bravo ti pulisco anche la coda…come hai fatto a sporcarti cosi? Non può essere stata solo la caduta di prima -- prese con dolcezza la coda cercando di togliere il fango senza fargli male o tirargli il pelo <b> sembrava stanca ma non lo dava troppo a vedere , socchiude gli occhi

Riuscì in pochi gesti a pulire la coda, la lascio, sembrava pensosa, infatti stava pensando al padre e al suo compito,sussultò quando avverti la linguetta ruvida da gatta, sgranò gli occhi quando le leccò le labbra indietreggiando di un passo portando la destra a coprire le labbra divenendo rossa “ questo è tutto matto” pensò si guardò però altrove richiamò una Lulu porta dei vistiti puliti al ragazzo! strillò alla cameriera fuori la porta, usci poi dalla vasca gocciolando, la cameriera vestita con il classico vestito e anche la crestina si mosse svelta con dei vestiti in mano, erano una maglia e un pantalone nero, uscì Arianne dalla vasca portalo in cucina e fallo mangiare per bene io finisco il bagno e mi vesto, mi raccomando sia trattato bene e tenuto d occhio

“mamma mia quanto è rumoroso…qui ci sarà da lavorare e molto , soprattutto per non fargli distruggere casa “ sospirò,appena uscito con la cameriera tolse ciò che restava della veste in terra, più tardi la cameriera l avrebbe buttata, si chinò sedendosi al bordo della vasca dondolò i piedi in essa, le mani pettinarono i capelli sciogliendo i campanelli, lo sguardo ricadde sulla propria pelle, le scottature, le bolle erano sparite come il dolore , il padre l aveva curata bene, sorrise “ almeno sono rimasta bella” ridacchio lasciando ricadere gli ultimi campanelli per poi buttarsi in vasca e nuotare

“ cosa devo farne ora di lui?” domandò uscendo dalla vasca, era pulita ora, i capelli bagnati le coprivano il corpo gocciolando, prese un panno per legarvi i capelli e si mosse verso la propria stanza entrandovi , la stanza non era molto ampia , un caminetto di lato con vicino una poltrona, uno scrittoio e alcuni libri alla parte opposta e al centro un letto a baldacchino con tende rosse, un armadio vicino , aprì le ante dell armadio prendendo un vestito nero , aveva un certo gusto nel vestirsi, infondo dal padre adottivo aveva preso anche il narcisismo “ infondo chi esiste più bello di me e del mio papà?” pensava spesso , si vesti con accuratezza scegliendo con attenzione anche l acconciatura , pettinò i capelli per poi legarli in due code lunghi sino quasi le ginocchia