Una cupa notte nella Sala dei Reggenti., SupremaXArina (Yuri xD)

Saskia se la rise di gusto, comprendosi la bocca con la mano.
"Stupiscimi? Come posso sapere che ti stupisco se non ti conosco almeno...".
-Vedrò cosa posso fare...- mormorò soffocando la risata.
Le prese entrambe le gambe, divaricandogliele e appoggiandole sui braccioli della sedia.
Saskia non poteva che sorridere, pensando al gruppo eterogeneo di persone che si riuniva in quella sala, ai discorsi che si facevano lì, e ora usata come saletta per i suoi giochi.
Un punto in più a lei.
Iniziò a baciarla seguendo le solliti curve della gamba fino all'interno coscia (cosietta di pollo XD scusa ma la odio come parola O.O) dove si fermò per morderla con passione graffiandola con le unghie.

Saskia la liberò dalla sua morsa, alzando il capo.
Le labbra erano rosse, rivoli di sangue scorrevano via da esse, in cerca di una vana libertà.
Sembrava proprio una bestia assetata di sangue che aveva appena mietuto una vittima.
Le lecco la guancia, lasciandole una profonda striscia rossa che risaltava particolarmente sulla pelle diafana della vampira.
Poi recuperò le goccioline fuggitive con le dita, ripulendole, poi, succhiando via da ognuna di esse il rosso nettare.
- Chiunque entri qua a quest'ora sarebbe troppo terrorrizato da me, per osare riferlo a giro- ridacchiò cupa.
Si bagnò ulteriolmente due dita, fissando cun un pò di rammarico il filo trasparente che le unì alla propria bocca anche dopo che tornarono alle intemperie del mondo.
Le fece scorrere lungo le piege del vestito tenuto su dalla giovine, facendole poi entrare con dolcezza in quel luogo in cui forse altre persone prima di lei erano state meno gentili.
Ridacchiò avvicinandosi per darle un bacetto sul naso e spingendo più a fondo le dita.
- Non c'è nessuno di vivo, a cui io tenga ormai.

Saskia le susurrò un vago -Shhh- togliendo la mano libera dalla sua gamba per leccarsi i polpasterelli rossi.
Spinse un pochino piùùa fondo le dita, iniziando poi a fare su e giù lentamente, in modo che sentisse distintamente quelle sottili calde dita che la violavano.
Saskia si morse il suo stesso polso, lasciandoci il segno di un piccolo morso sanguinante e lo porse alla ragazza.
- Non posso fare molto di più per te- le mormorò sansuale porgendole il porso da cui sprizzavano alcune gocce rosse.
- Puoi berlo almeno finchè non svengo- aggiunse ridacchiando.

Saskia sorrise, la formalità della ragazza stava svanendo come neve al sole, ma poteva capirla spesso si era ritrovata lei in quella situazione, dando se stessa in pegno per i contratti che avevano permesso tutta quella autonomia al Regno delle Ombre.
"Che siano poveri o ricchi, in un letto con qualcun'altro sono tutti uguali" pensò con un pò di auto ironia.
Estrasse lentamente le dita dal corpo della ragazza e se le leccò avida.
- Solitamente sto al tuo posto- ridacchiò poggiandole quelle dita sulle labbra della ragazza -ma è divertente essere il carnefice per una volta- lanciò un veloce sguardo al suo polso nuovamente intanto, quella era una abilità che le sarebbe piaciuta, chi sa forse esercitandosi... ma forse non era il momento adatto.
Riportò la mano vicino a se, chiudendola a pugno e riaprendola per sgranchirsela, dopo un paio di volte fece tornare su solo tre dita fissando da dietro di esse la ragazza.
Le mostrò un sorriso simpatico, innocente, mentre gliele metteva dentro tutt'altro che delicatamente, presa dallo slancio del momento.
- Mi chiedo se anche sul mio volto appaiano certe espressioni- mormorò con un sorrisetto malvagio schioccandole l'ennesimo bacetto sul naso.

Saskia non potè che ricambiare quel bacio, leccando via ogni goccia di sangue e aumentando la velocità con cui muoveva la mano.
Infodno era una ragazza divertente, lo sapeva benissimo che sarebbe stato il giocattolino di una sera e poco più, un pò le dispiaceva, più che altro perchè era una delle poche che sarebero sopravvisute da una notte con lei.
Portò nuovamente fuori le dita, sempre con dolcezza, facendole scorrere lungo la mano sinistra della ragazza, staccandosi da essa all'altezza del polso e usandole poi per dividere il loro bacio, spingendo indietro la bocca di lei con esse.
Le lasciò li sulle se labbra -non ti chiedi che sapore hai?- ridacchiò leccandole fino a toccare la sua bocca.
Lasciando la mano li abbassò la testa, tornando dove prima si trovavano loro, e aiutandosi con l'altra mano iniziò a leccarla, insinuando la lingua fin dove poteva, a volte mordicchiando la candica manina della vampira.

Saskia si stava divertendo, non poteva essere altrimenti, anche se in effetti c'era un puntina di rammarico.
Giocare con la piccola vampira le stuzzicava la fantasya, la faceva ridacchiare e divertire allo stesso tempo, le sue espressioni erano troppo carine, cose che sul volto di un uomo difficilmente erano visibili.
Eppure c'era un immenso di fetto, si divertiva si ma a fidderenza della povera vampira sul punto di perdere completamente il controllo, lei non godeva gran che.
Ritrasse la lingua, assaporando fino in fondo quel sapore quasi nuovo.
Poi le schioccò un bacino e si ritrasse, leccandosi le labbra e fissandola intensamente, guardando ogni suo fremito, ascoltando ogni suono.
Si chiedeva cosa poteva fare, qualcosa di bello.
Iniziò a chiedersi se qualcuno dei suoi poteri poteva aiutarla, ma apparte ardere la poverina dall'interno non poteva fare molto altro.
Si il girocollo di rubini, appoggiandolo sul bordo del tavolo e si sfiorò il collo con quelle mani che le sembravano innaturalmente calde, poi le sorrise.
Fece scorrere le dita sulle braccia della giovane, fino alle fini spalline del vestito, tirandole giù fin dove poteva, che già basta per vedere i prosperosi seni pallidi come la luna e sodi.
- mordi pure, se vuoi- le disse facendosi scorrere un dito sul collo, porgendolo alla vampira mentre si avvicinana per addentarla poco sopra il cuore.

Saskia sentiva quel liquido rosso scorrerle sui denti che affondavano in quella tenera e gelida pelle.
Lo sentiva soffermarsi un attimo in bocca, ne assaporava il sapore diverso dal classico sangue umano delle sue vittime, un retrogusto strano, che mette sull'attenti tutte le papille.
E poi lo sentiva sanire lentamente scivolandole giù per la gola.
Però sentiva anche il gelo, mentre il suo stesso sangue le veniva portato via da una vera famelica predatrice.
Decise quindi di interrompere quel bacio profondo, sperando che la vampira facesse altrettanto prima di farla svenire per davvero.
Con lo sguardo un pò appannato leccò via il sangue dalla ferita che le aveva procurato, che ovviamente rimase li, pulita ma non si rimarginò.
Poi iniziò a far scorrere la punta della lingua sul seno della giovane, formando piccoli archi contcentrici sempre più stretti fino a quando non incontrò il capezzolo dritto dall'eccitazione.
Fu proprio mentre sorrideva pronta a tormentarglielo che davanti ai suoi occhi apparvero mille lucciole colorate e poi la vista le si riabbuiò un secondo per tornare a vedere il tutto con un pò troppa luce.
Si staccò di colpò dalla ragazza, appoggiandosi al tavolo e reggendosi con le mani a esso, nel disperato tentativo di recuperare la pressione perduta.

Saskia avrebbe voluto protestare, se non altro sforzarsi di fare una risatina beffarda, am era veramente arrivata al limite.
Ok, aveva sbagliato, un predatore anche se in gabbia resta comunque un predatore.
Sentì a mala pena che parlava di pethro, sentì solo il nome, in un mare confuso di suoni attutti e mischiati tra loro.
Presto si sarebbe rispresa, il suo corpo era in grado di adattarsi molto più in fretta di quello degli umani o degli elfi, ma nonostante ciò era davvero stanca, tanto che gli occhi a mala pena riuscivano a stare aperti.
Vedeva solo una porzione di pavimento, un pezzatto di foglio, le mutandine che venivano raccolte e poco più.
Tutto era sfuocato, tutto era nero come le ombre più Cupe.