Chiostro Sud

- non gli ho fatto male...- borbottò Meko a Eureka, poi schizò contro la siepe, era nuovamente circondato da gente delle Ombre e in piena Exodus!.
Se non latro questa volta era nel suo territorio e non in territorio nemico.
- Neko, smettila di portare a giro gente delle ombre pure in capitale!- borbottò, poi fissò Marlen perplesso.
Preferina neko a lui e allora? Doveva forse strapparsi i capelli?.
- E a me?- sbottò fissandola male -dovrei piangere perchè un orrida donnaccia delle ombre dalla dubbie origin...- Neko gli tappò la bocca dicendogli di smettere ma lui sbuffò e si liberò facilmente.
-Allora Neko perchè sei venuto qua con questi tizi? Non ti bastava abbandonarmi per quei due idioti!- strillò arrabbiato con gli occhi lucidi.
- Sono dovuto tornare qua da solo!- stava strillando come una bambina -e mi avevi promesso che saremmo stati vicini vicini! Sei un fratello stronzo!- delle grosse lacrime iniziarono a cadere dagli occhi di Meko -sono pure tornato indietro che credi! E mi sono perso e c'era uno che voleva pure rapirmiiii!.
Meko era li che singhiozzava quando il fratello, gli afferrò il viso e tentò di consolarlo.

Neko non sentì davvero niente, era ormai abituati agl ischerzi del fratello, d'altronde lui li faceva quando l'altro era distratto.
Eureka iniziò ad ispezionargli la testa in cerca di tremende ferite ma lui la rassicurò subito -tranquilla ho la testaccia dura.
Era li che si sistemava quando sentì il fratello inveire contro Marlen e visto che forse era un pò pericolosa, visto che attaccava subito e non dosava la forza balzò a tappare da bocca del fratello e gli sususrrò -dai stai calmo...
Sapeva che odiava le Ombre, come lui odiava gli stupidi paladini della luce e avrebbe voluto affettarli.
In pochi minuti si ritrovò in mezzo agl istrill idel fratello che gli rinfacciavano di aver infranto la promessa che si erano fatti di non separarsi mai più e visto quanto berciava non riusciva nemmeno a infilarsi nel riscorso per tranquillizzarlo.
Quando finalmente si militò a piagnucolare a testa basta, Neko gl iafferrò i lvolto -su, prometto che ora non me ne vado, tu mi racocnterai le tue avventure e io le mie.
Neko si strusciò al viso del fratello e poi gli lecco via tutte quella amare lacrime.
- Su stai intranquillo, sono qui e non me ne vado.

Meko spinse via il fratello e si stropicciò gli occhietti fissando un pò arrabbiato Selenia.
- Vi trovo tre sorelle alquanto atipiche, ergo faccio supposizioni, nulla più signora -mormorò con perizia -vi trovate a Exodus, nella chiesa che mi ha cresciuto, una cosa è vedere Neko a casa sua a pigolare vicino a degli uomini, una cosa è averlo qua- socchiuse gli occhi per guardare male quella tizia sospetta.
- Per quanto mi rigurda lontano dai miei occhi potete anche legarlo e frustarlo a morte, voi delle ombre siete così no? Crudeli nell'animo- aprì le braccia in segno di scudo umano sul fratellino che guardava perplesso la scena -allora che ci fate con questo scemo? Con quale intenzione ve lo portate a giro? Cosa ci avete fatto fin ora?.

Neko si sentì spingere e quindi strappato al suo idillio si accorse di Marlen pronta a far saltare con un calcio la testa del fratello e di Eureka che tentava disperatamente di fermarla.
Neko poteva capire fino ad un certo punto, la rabbia provocata dall'insultare una madre, come Meko, non aveva mai avuto tutto questo gran tempo per conoscerla, se avessero insultato Mamir o le suore, Meko avrebbe fatto lo stesso probabilmente.
Selenia si avvicinò con fare rabbioso e Neko avrebbe voluto tappare la bocca del fratello che aveva completamente frainteso e si stava a lanciare nel baratro della morte, ma per poco non si beccò un dito in un occhio, quindi decise di stare fermo dietro ad osservare ed a intervenire solo se la situazione fosse davvero peggiorata.

Neko accorgendosi che tirava una bruttissima aria e che il fratello non si sarebbe mai fermato, anche perchè non era tipo da fidarsi di uno delle Ombre anche se era innocente e si vede, prese sotto braccio il fratello e mentre la'ltro protestava scalciando a gridandogli -Mettimi giùùù!- iniziò a correre come un forsennato prima che si facesse sbranare da un drago, prima che Selenia facesse spaventare un sacco di gente, che Marlen rompesse qualcosa e che Eureka si rimetesse a piangere.
Ovviamente scappò prima che Axel decidesse di arrostirli tutti.
I due ragazzi gatto sparirono in pochi istanti all'orizzonte coperti da una nuvoletta di polvere e terra.