inferno e paradiso

Si girò arrabbiata verso la ragazza Eh no eh! Adesso basta! Non puoi trattare così una persona che non conosci, specialmente dopo che ha tentato di schierarsi dalla tua parte! Sibillò brutalmente, dopodichè abbassò il coltello con forza alla ragazza. Mettilo via che tanto non ti serve Ancora incredula delle parole della ragazza, pensava che forse aveva solo timore che ella potesse farle del male, ma doveva cercare di rassicurarle che non era affatto così, che lei era una persona pacifica, che non le avrebbe fatto niente. Ascolta, non sò perché quei cacciatori erano venuti qui, e non voglio saperlo. Però io posso dirti che non c'entro niente in tutta questa faccenda, e poi non avrei motivo per farti del male.

Loro volevano me, i miei artigli le me zanne la mia pelle le mie ali i miei occhi, volevano uccidermi per staccarmi le parti migliori e rivenderle al mercato nero, la mia razza è rara da trovare, i draghi sono rari da trovare , chiunque si vuole fare un nome su questo schifo di mondo va alla ricerca di un drago da ammazzare da secoli quelli della mia specie si sono nascosti nei neandri del mondo per sfuggire alle persecuzioni , molti si sono trasformati in umano per passare inosservati e altri si sono fusi con degli umani, la mia razza è da sempre la più ricercata e agognata di tutte, nemmeno la caccia alle streghe riesce a raggiungere la nostra fama
Le dicevo quelle parole con un pizzico di rabbia e dolore , mi tolsi la benda facendole vedere l’occhio del drago
tu che ne sai di persecuzioni e omicidi , sei vissuta sempre in pace scommetto che questa era la tua prima vera battaglia, io ne ho viste a milioni e la maggior parte erano cacce contro di me, le mie sorelle mi cercano di continuo per difendermi per proteggermi ma se mi stanno sempre vicine anche loro rischiano la vita, la mia vita è circondata da un alone di solitudine sofferenza odio e morte

Solitudine?? La ragazza sbottò di rabbia Tu non sai minimamente cosa vuol dire la parola solitudine! Tu almeno hai delle sorelle, io nemmeno quelle!! Urlo in faccia alla ragazza Sono un'orfana, e ho dovuto crescere con le mie sole forze per poter stare al mondo e ho imparato ben presto il prezzo da pagare! Diceva tutto ciò con rancore Quindi pensala come vuoi, tanto lo sapevo che aiutandoti, ti saresti rivoltata comunque contro di me! Non l'ho fatto per te sia chiaro! L'ho fatto solo perché certa gente non la tollero Poco dopo si ricompose, e tornò ad essere tranquilla, e forse si stava rendendo conto, che, la ragazza, come lei non aveva avuto una vita facile. Scusami Disse infine passivamente.

Da quando ho mutato in drago sono sempre scappata , la paura mi riscaldava nelle notti gelate, mi rimboccava le coperte fatte di foglie mi sfamava quando avevo troppa fame
Poco a poco facevo rivelare la mia natura pazza , una pazzia generata nel corso degli anni di solitudine guerre e cacce
mi ha dato una casa, mi ha donato la forza di fare quello che un tempo non avrei mai fatto , mi ha donato il coraggio l’odio e la sete di sangue necessari per sopravvivere in questo mondo e come hai detto che sei cresciuta da sola allora ti consiglio di abbracciare la follia perché essa porta il caos e solo il caos può portare ad uno stato di libertà e uguaglianza civile e morale

Incredula alle parole della ragazza, non sapeva cosa rispondere. Dentro di sè, la tristezza, il sensi di colpa e la consapevolezza di essere inutile si stavano amalgamando ed infine usciro delle amare lacrime, che, prepotenti invasero tutto il volto, e tra i singhiozzi la ragazza si inginocchiò a terra, con tutta la rabbia che aveva dentro. Ti prego...Aiutami Le sue mani si strinsero in due pugni, strappando erba su erba, e quasi la stava supplicando Ti prego.. Il terreno si stava pian piano bagnando delle lacrime della ragazza, e non accennava ad alzarsi.

Aiutarti? A fare cosa? In cosa vorresti il mio aiuto? Io ti posso indicare la via ma sarai te ad imbracciarla come meglio credi
Le risposi fredda quasi fregando delle sue lacrime che continuavano a sgorgare dai suoi occhi
Piangere e strappare l’erba non ti porterà da nessuna parte , non ti darà un nome fra i guerrieri che appenstano questa terra non ti darà il coraggio di sollevare il capo in ogni difficoltà ne la forza di sorpassare i drammi e gli inconvenienti che la vita ti può portare , se vuoi la mia famiglia ti può dare una mano ma attenta alla tua risposta, non ti posso dare mani la dentro ma solo consigli , li la matriarca regna sovrana

La guardò, piangendo, mentra la rimproverava che facendo così non avrebbe risolto niente. Così si alzò e si asciugò le lacrime. Scusa. Ho avuto un attimo di debolezza Disse consapevole di cosa stava facendo. Non importa, non voglio una mano dalla tua famiglia, non mi permetterei mai. E poi hai già tanti problemi, non voglio di certo moltiplicarli Aggiunse in fine, sorridendo, anche se quel sorriso era spuduratamente falso...D'altronde come si dice: Buon viso a cattivo gioco. Non voleva che notasse quanto la sua vita era patetica, inutile e piena di tristezza, anche se probabilmente l'aveva già capito al primo sguardo.

Sai , io so quando la gente mente, lo vedi il mio occhio?
Indicandoglielo con un dito, facendogli vedere meglio l’occhio del drago
Questo occhio mi genera una mappa perfetta del luogo rivelando con impronte di calore chi stà in questi paraggi , posso zummare di kilometri e kilometri e grazie al fluire del tuo sangue e al battito del tuo cuore sapere se menti oh meno e il tuo battito è leggermente aumentato, non mi provochi problemi, semmai posso essere io a provocarne a te, se vuoi ti posso portare a casa mia,li sono sempre la ben venuta e li ti posso aiutare perfettamente ma devi essere te a volerlo, vuoi venire con me a casa mia diventare chi vuoi essere oh rimanere così, continuando a sentirti inutile male apprezzata e sola per il resto della tua vita?

Guardò meglio l'occhio della ragazza, e quasi ne rimase affascinata. Quindi tu..tu..tu sai quando mento o meno?? Uao.. Disse sbalordita da ciò che poteva fare, poi le domandò se voleva andare a casa sua, e per qualche secondo esitò, ci pensò e decise che forse non era una cattiva idea. D'accordo, verrò con te. Disse decisa di ciò che stava per fare. Si, non voleva più rimpiangere la sua nascita, e la ragione per cui è al mondo.