Saskia
Saskia tornava vittoriosa dalla sua spedizione nell'allegra terra dei Cechi acceccati dalla Luce, ovvero Exodus e dintorni, in particolar caso la Neo Shinra Company.
Un viaggio breve, fortunat, che l'aveva stupita sia per questo che per le strane conoscenze che aveva fatto.
Prima quel Kuja, dallo sguardo un pò da pazzo e delle mosse decisamente da folle e non da bravo Adepto della Luce.
Poi un alchimista bassetto eflico, che usava l'arte arcana per far del bene a differenza dei pazzi che vivevano nel quartiere successivo a quello in cui si trovava adesso, che usavano la magia solo per colpirti alle spalle e farsi assumere da gente come lei, o per assumere gente come la tipa che stava per incontrare.
Conosceva Assia Mill, una mercante dalle dubbie origini che si dilettava in compravendite assurde che fruttavano misteriosamente e in altri esercizi un pò loschi come quello che stava per fare.
Saskia avanzò tranquilla e beata fino a una bancarella scrausa senza il venditore e ingorata da tutti vista la palese pessima qualità della merce.
Saskia era nascosta sotto un mantello verde scuro con capuccio, molto losco, ma fortunatamente pioveva e non solo le losce figure al limite della legge, come lei, erano vestite in quella maniera, ma anche i poveri cittadini che non avevano fatto nulla di male, visto che dovevano ripararsi dalla pioggia.
Si fermò e aspettò l'arrivo della donna.
Assia Mill
Assia da parte sua stava tornando sbuffando da una città abbastanza lontano, alla fine la vendita dei proiettili le era fruttato solo un pò di schizzi di sangue sul vestito e un nome.
Ma va beh...
Trotterellava tranquilla, il lungo vestito, dalle lunge maniche strisciava a terra, veniva pestato dalla gente in fuga dalla pioggia, si macchiavano di mota e schizzi vari.
L'acqua gocciolava pure sul suo viso, all'apparenza normale visto che il terzo occhio era chiuso, scivolava sulle sue guance e cadeva per terra, mentre i capelli svolazzavno liberi, brillavano come se in realtà non piovesse, in effetti non erano ne appiccicati dalla mota o dalla pioggia sembrava quasi che loro si trovassero su una stada assoalta mentre il resto del corpo subiva le interperie di quella pessima giornata.
Velocemente arrivò vicino a Saskia, l'aveva notata subito, nonostante all'apparenza si perdesse nella folla il suo passo da classica nobile si notava se uno gaurdava.
-Ehi, ciao- mormorò apparendole accanto
-direi che hai ciò che vogliono vero?
