Cominciai a camminare lentamente , prestando orecchio a qualunque movimento sospetto, ad un tratto un rumore, fievole, quasi impercettibile,come di una corda rotta che struscia sulla corteccia e si accascia fra l’erba bagnata dalla rugiada, veniva dietro quel cespuglio davanti a me , a ridosso dell’albero grande e con i rami intrecciati, feci un cenno a Sonia e Sara e scattai su di un albero per vedere meglio,le due avanzarono , una a destra e l’altra a sinistra circondando il punto che le avevo detto, ad un tratto una ragazza si gettò disotto , a quanto pare era sull’albero, il suo tono di voce non era dei migliori e dei più gentili, le due avevano uno strano sorriso, sembrava che la volessero uccidere, così dovetti intervenire, e saltata sul albero di fronte a me mi gettai davanti alle due fermandole,
Ferme, non è lei quella che dovevamo trovare, è solo una delle ombre a vederla bene.non ci interessaRearprey era strana , aveva percepito qualcosa, così ci disse di accerchiare l’albero dinnanzi a noi, mentre lei con un salto saltò sopra l’albero a ridosso della nostra posizione, noi facemmo come ci aveva detto, partimmo una a destra e l’altra a sinistra, a pochi passi dall’albero una giovane donna si gettò ai nostri piedi, rialzatasi si pulì ben bene i vestiti, e , giratasi con tono non amichevole ci parlò, la nostra prima reazione era di stupore, ma poi un sorriso nacque sul nostro volto, sarebbe diventata un’altra nostra vittima , l’avremmo ammazzata su due piedi se non fosse per l’altra, rearprey si fiondò a terra dinnanzi a noi fermandoci sul più bello.
