Ambientazione: Una nave appena salata abbastanza ben messa (insomma non un peschereccio ma nemmeno una costa crociera) un equipaggio abbastanza vario e un capitano con la benda sull'occhio che si diverte a tastare ogni ragazza sotto il suo naso (sono gli unici PNG possibili).
Missione Saskia ha reclutato una guardia del corpo per questo viaggio infame per scoprire cosa c'è intorno all'isola di Efferia.
Non ci sono limitazioni sulla fazione.
Per ora è ammesso un solo altro PG, andando avanti con la storia sarà possibile ad altri aggiungersi a questo evento.
Perchè ho aperto questo evento così di colpo? Perchè riscrivendo il regolamento mi sono ricordata che volevo fare questa cosa, niente di più semplice XD
Il Premio? beh come al solito se ne discute alla fine.
Saskia
Saskia era sul ponte della nave, la fronte corrugata, nelle narici il fastidioso odore di salsedine, come l'effetto appiccicoso sulla pelle sempre dovuta a essa.
Il porto era lontano, ormai quasi invisibile ad occhio umano.
Il vento sferzava a tratti, facendo cigolare e vibrare la vela alle sue spalle, e lei non poteva che rabbrividire.
Odiava il mare, l'acqua era la sua nemica naturale, era una signora delle fiamme, non doveva essere li...
Eppure non poteva fare altrimenti, tre sue navi merci erano sparite, si erano appena allontanate dalla costa a causa di una tempesta e erano sparite.
una poteva anche affondare, ma 3 no! Non tre navi partite in momenti diversi, con carichi diversi, di tipo differente.
Non era solo un fatto di commercio e soldi che aveva perso, quella cosa puzzava di marcio lontano un miglio, e anche se allontanandosi lasciava piede libero agli altri Reggenti, non poteva ingorare quel fatto.
Poteva sol osperare che fossero state affondate da qualche suo rivale stronzo e corrotto nell'animo.
Eppure era sempre rimasto quel grande interrogativo, tutti gl iabitanti di Efferia se lo chiedevano...
"Cosa si trova oltre questo pallido specchio azzurro?"Molte navi erano partite per scoprire se c'era qualcosa, non erano mai tornate, nemmeno una, nemmeno un pezzo di esse.
Proprio come le sue navi.
Saskia si morse un unghia smaltata fissando arrabbiata quella sagoma lontana che era la terra ferma.
Doveva scoprire assolutamente cose era successo.
In quel mezzo moto di rabbia, sentì il passi sul legno un pò consumato, della sua gaurdia del corpo e sospirò, calmandosi.
"Mai farsi vedere debole davanti ai sottoposti"