"Ci servono i nostri amichetti della luce per aprirla, inventati una scusa...?" pensò un pò studa Saskia, qella missione era già partita male, molto male.
"Meglio morire che piegare la testa verso quei cani".Rimase immobile lanciando prima uno sgaurdo interrogativo a Pethro che si fermò dietro di lei, per poi fissare rabbiosa quella dannata porta.
Mancava così poco ad entrare, e probabilmente passare a miglior vita, dovevano scoprire cosa si celasse dentro quel vecchio castello che fingeva di essere nuovo e intoccato dal tempo.
"Se non altro, non abbiamo sbagliati..." non era solo lo sclero momentaneo di Pethro "sta veramente succedendo qualcosa di brutto qua" sigillare addirittura una porta in maniera che nemmeno il Signore delle ombre potesse aprirla...
Un brivido gelido le scorse lungo la schiena
"per una cosa del genere ci vuole molto potere...".Lentamente arrivarono anche tutti gli altri, probabilmente questo provvidenziale ritardo era stato causato da Pethro, che intuisse qualcosa? Vedeva forse il futuro? O semplicemente stava fingendo di non sapere cosa stesse accadendo? Che in realtà fossero tutte pecore al macello?.
"Così le cose tornerebbero...".Non poteva fidarsi nemmeno di lui...
Ad un certo punto spuntò un idiota canterino che decise che schiantare una bella quantità di fuoco sulla porta fosse un idea geniale.
Saskia tremò per i lsecondo forte rumore inaspettato ed anche perchè era convinta che visto che era stata disturbata di nuovo la porta si trasformasse in qualcosa di molto cattivo e molto assassino.
Invece non successe nulla, anzi, la porta si indebolì appena sul serio, della serie, era solo a prova di Pethro....
Un sorrisetto spuntò sul suo volto, quando notò una strana fuoriuscita di magia da una crepa della porta.
-che fortuna...- mormorò poco prima di schizzare in avanti di pochi passi e tagliare l'aria con la mano, lontana un paio di metri dalla porta.
Non successe nulla sulle prime, poi Saskia fece un passo indietro, portando un bracci oa coprirsi la faccia e di colpo la porta saltò in aria in mille pezzi, alcun ianche belli grandi, sferzando veloci alle sue spalle.
La porta era stata 'aperta' e Saskia era decisamente soddisfatta, aveva vinto su Pethro, sentiva pure il suo sguardo assassino sul collo.
-Bene, cosa aspettiamo?- esclamò tutta contenta entrando nell'oscura entrata priva di luce e sparendo in essa.
Il Passaggio di Dio (Non Elementare): Gli anni da maga delle fiamme di Saskia le hanno permesso di notare più facilmente i flussi di magia naturali, tali flussi vengono spesso ciami passaggio degli Dei o simili. Rivelandoli essa è in grado d infliggere gravi danni, ad esempio nel caso veda un Passaggio passare su un oggetto inanimato (ad esempio un muro, una porta, un piatto ecc...) è in grado di sfuttare tale passaggio per entrare in tale oggetto, con quella che gli alchimisti definiscono compenetrazione materiale, ovvero le cellule di Saskia si fondono con l'oggetto. Rompendo tale legame di colpo, uscendo dal Passaggio di colpo, Saskia è in grado di distruggere tale cosa ignorando ogni magia di difesa posta su essa. Però questo danneggia anche Saskia, inoltre se l'oggetto venisse rotto mentre lei è un tutt'uno con esso riceverebbe ingenti danni pure lei. Saskia non la usa mai sugl iesseri umani, anche perchè raramente su di essi si formano tali passaggi ed è difficile 'liberarsi' inoltre i danni sono spesso limitati.
Pethro era ancora li che si rodeva l'anima per il fallimento, quando la figlia gli si accostò, stupita dalla pessima illusione che aleggiava sul suo ex-castello.
- E' fatta apposta così- mormorò rimanendo immobile con le braccia incrociate in perfetto stile servo che si crede superiore.
- E' così palese in modo che ce ne accorgessimo, in modo da capire che qualcosa non andava nel caso non l'avessimo già capito- scoprì i denti in un mezzo ringhio
-quella dannata porta è sigillata con un antico incantesimo della Luce, non posso aprirla....
Abbassò lo sguardo su Arianne, sorridendole appena nascosto da alcune ciocche di capelli che scivolarono via dalla sua spalla
-dovremmo chiedere l'aiuto degl iallegri spioni della Luce, forse...Poi sospirò, voltandosi stancamente verso saskia, per seguire con lo sguardo Axel che tentava di incenerire la porta, avrebbe dovuto sibilare almeno un "brutto idiota è inutile che ti scaldi tanto" ma era ancora troppo infastidito dal suo fallimento.
Come prevvisto alla porta fece un baffo.
Era ormai convinto di dover spediere la figlia o simili a pregare quelli della Luce quando vide Saskia usare un potere che nemmeno sapeva avere.
Sulle prime non successe nulla, poi la porta saltò in aria.
alcuni pezzi di legno grossi come pietre da cava sibilarono verso di lui, sfiorandolo appena, e facendo il pelo pure alla figlia.
"Ora chi la regge più ..." pensò mestamente seguendo Saskia che tronfia entrava.
-sentito signori? muoviamoci- disse al resto della amrmaglia entrando dietro alla sua 'signora'.
L'ingressino del castello era rimasto uguale, era una saletta alta, larga e stretta.
Al centro torreggiava un bancone in acero che stonava con il pavimento in marmo bianco, gli arazzi arabeggianti alle pareti e le due rampe di scale circolari che salicano imperiose e dorate ai lati del bancone.
Le scale a differenza del resto, immacolato e dall'aspetto nuovo, sembravnao usate.
Il corrimano dorato era sbeccato, mancavano alcune schegge di vernice dorata, il tappeto di raso rosso sugl iscalin iera consumato agli angoli e strappato in alcuni punti.
Qualche macchia nera punteggiava due o tre scalini.
- Dovremmo dividerci...- mormorò Pethro.
Sospirò affranto, sarebbe stato complicato formare due squadre di ugual potere e metterci a capo qualcuno che sapesse cosa faceva...
finito questo giro con Saskia divito il grupp oe apro le due nuove discussioni XD
