Dolce dormire

N I K O

Arianne non sembrava dirmi nulla.. se ne stava zitta zitta.. forse ciò che stavo facendo non era sbagliato.. seppure non sapessi cosa stavo facendo! Mi apprappai alle sue spalle con le orecchiette tutte tirate indietro, con lo sguardo succube.. con le sopracciglia rivolte verso l'esterno.. iniziai a leccarle il collo, mentre cercavo di strusciare il corpo sul suo.. non so perchè facevo così.. lo facevo e basta.

Sospirò ancora, era piacevole la sensazione di quella linguetta ruvida sulla pelle,fece di lato il collo lasciandolo fare, voleva vedere fino a dove si sarebbe spinto forse , carezzava i capelli di li e la schiena -- Niko…-- basso il tono di lei,gli occhi erano socchiusi , l’osservava attenta, non voleva farlo soffrire non lui

N I K O

Quando sospirò il mio nome ecco che un altra scarica adrenalinica mi fece chiudere le gambe e spingere con il bacino. Maow!! Feci ancora un po sofferente con gli occhi sbarrati. Non cicapivo più niente! Non sapevo ciò che dovevo fare.. era una cosa del tutto nuova.. non mi era mai capitata in tutta la mia vita.. mai mi ero sentito così.. Riaprii gli occhi che stavano cambiado.. la piccola pupilla si allunga e ritornava rotonda.. alternando.. Scesi subito dal letto ansimante.. potevo farle del male in quello stato, gattonai un po.. per poi restare fermo ansimando molto velocemente.. le orecchie erano ancora tirate indietro.. con i piccoli artigli, cercavo di alleviare la tensione che sentivo nel mio corpo, giocherellando con il tappeto li perterra.. dovevo calmarmi.

Lo sentì miagolare a quel modo, sussultò a quella poderosa stretta,si alzò sedendosi sul letto coprendosi con il panno nuovamente sistemandolo, abbassò lo sguardo verso il tappeto e verso di lui, si vedeva che soffriva “ non capisce…non sa che cosa sono quelle emozioni…” questo il suo pensiero , scese da letto , avvicinandosi lenta a lui cercando di poggiare la mano sulla sua spalla -- Niko…scusami io…dovevo fermarti prima….tu non sai cosa stai facendo vero?non devi avere paura di queste nuove emozioni però..sono naturali -- cercava di calmarlo, il tono di lei era gentile, non era arrabbiata con lui, solo preoccupata , cercò di abbracciarlo da dietro coccolandolo, carezzandolo sul capo cercando di trasmettergli il suo affetto e la sua calma, non voleva vederlo soffrire “ devo trovare il modo di farglielo capire…ma forse ora è presto” -- vogliamo andare a giocare fuori in giardino? Oppure mangiare qualcosa? Cosi ti distrai…

N I K O

Lentamente il respiro si faceva sempre meno violento.. fino a quando non riaprii gli occhi e tornò normale.. Maowaow.. Feci un po sofferente guardandola. Scossì la testa violentemente per riprendermi.. annuendo poi alla sua proposta.. Sangue.. Dissi solamente.. beh, non avevo fatto ne colazione ne merenda ed era quasi ora di pranzo.. quindi distrarmi in quel modo sarebbe stato l'ideale.. e poi.. forse facevo così perchè avevo fame! Ma certo!

Cercò di sorridergli, non poteva far altro per ora, annui -- stavolta carne cruda se la preferisci poi ci sarà la torta va bene? -- gli carezzò il volto, avvicinandosi, donandogli un bacio sulla guancia.
Si Alzò poi allontana dosi, si avvicinò all armadio, l’apri ,ora la figura di lei era nascosta dall’anta del mobile , un mobile in noce , un legno pregiato e pesante;lasciò ricadere in terra il panno di lino rimanendo nuda, lo sguardo azzurrino si alternò tra i diversi abiti, sorrise scegliendone uno blu, alzò le braccia facendo scorrere la stoffa sulla pelle candida, l’abito le andava a pennello come sempre vestendone le forme, si guardò sul grande specchiò dall altra parte della sala, sorrise soddisfatta, era vanitosa, narcisista come il paparino.
-- andiamo? Ho fame anche io..-- chiuse l’armadio, i capelli di lei erano ancora umidi ma ricadevano morbidamente lungo la schiena fin sotto le ginocchia,si avvicinò a Niko, gli sorrideva tendendogli la mano

N I K O

Rimasi di spalle, ritraendo gli artigli.. dovevo controlarmi.. anche se non conoscevo la natura del problema.. le mie orecchie tornarono nella posizione corretta.. e un lungo sospiro ristabilì completamente l'ordine del mio corpo. Rlassai le spalle e le gambe prendole la mano con la mia, sorridendole e seguendola in cucina.