Pethro se la rideva tranquillo e beato ad ascoltare le assurdità della figlia.
- Nel tuo passato non c'è nulla di utile, ragazzina- le rispose alla fine
-semplicemente, la tua anima priva di ricordi non sazierebbe mai la nostra fame, anzi, ci farebbe solo compatire di più la nostra vuota essenza.Inclinò la testa socchiudendo gli occhi
-inoltre la nostra vita è ciò che abbiamo stabilito nel patto- le leccò la guancia con la lingua gelida
-lo stesso patto che pervette a te di vivere.Fu all'incirca in quel momento che Niko si avvicinò titubante e sfoggiò la sua arte.
Pethro lo fissò perplesso un attimo, stava per dire qualcosa tipo
-ma che vuole questo qua?- quando dal profondo del suo animo si scosse qualcosa, qualcosa di irrefrenabile.
Si staccò di colpo da Arianne si si chinò sul neko, lo alzò di peso come se fosse un bambino e lo fissò sorridendo raggiante.
- Ma chi c'è di più puccio del mio Niko, eh?- abbracciò forte forte il povero animaletto
-papà di comprerà un sacco di cose, ti cospargerà di regaliiii- e iniziò a girare come una trottola con gatto, era andato in completa ciampanella.
Girava e girava elencando una lista infinita di oggetti, vestiti e marche, tra cui alcune cose che è meglio non riportare, questo finchè non cozzò contro l'armadio, sbattendo una violentata testa.
- ahi...ahi- mormorò il Signore delle Ombre tenendo la testa bassa, poi tornò a guardare Niko sorridendo
-tutto ok,te?- e gli scioccò un bel bacio glaciale.