Neko si fermò sulla soglia e mormorò -entro prima io, così ci fanno l osconto- annuì convinto e iniziò a ripulirsi e a sistemarsi alla svelta.
Si soffiò il naso nella sciarpa, scosse la coda, mosse le orecchie e se le lustro, poi aprì la porta un pò marcia e rivelò per un attimo l'angusto atrio giallastro e il bancone, poi entrò e la porta si chiuse dietro di lui.
Neko camminò tranquillo fino al bancone e si sporse oltre di esso perchè era più alto di lui.
Ad affacciarsi non fu il solito grasso proprietario, ma quello che aveva capito essere il figlio, un ragazzetto lettinginoso con un accenno di barbetta.
- Ehi guarda chi si vede!- esclamò appioppandogli una pacca sulla testa
- e i ltu ofratellino? Dove sta?- il tipo si guardò attorno
-era da una vita che non vi vedevo!.neko sorrise e mormorò
-ah non sono con Meko, lui è tornato prima, dove è il vecchio?- l'altro si passò una mano tra i capelli
-è morto da quasi un mese.Neko avrebbe voluto chiedergli scusa ma qualcuno gli mise un sacchetto in testa e lo strascinò via.