Chiostro Sud

continua da Finalmente

Il tempo centrale di Exodus era un immensa struttura in marmo bianco, dalle venature dorate.
Era un materiale costoso e raro, come ogni statua al suo interno.
Molti lo consideravano più un monumento alla paccottiglia di cattivo gusto che a un tempio religioso, visto che era ricco di statue in pose non proprio religiose, ino ro, per lo più mezze nude, arte di un tempo perduto.
La facciata del tempio era ricoperta di rosoni e putti dorati che indicavano ogni direzione, sotto vi era l'immensa porta in mogano in stile barocco e la classica fila di fedeli e non.
Neko ignorò quell'ingresso e poco aver fatto il giro entrò nel giardino sul retro e zampettò fino a un piccolo gazzebo bianco sotto cui era posato un cavaletto da pittura e uno sgabello.
Non c'era traccia di anima viva.

Neko si guardò a giro e borbottò -uff... non so di solito Lady Mamir stava qua.
Si sedette sullo sgabello dondolando le gambe.
- Io e Meko ci siamo sempre incotrati qua e lei dipingeva qualcosa...- fissò il quadro, l'ennesima riproduzione della chiesa con un luce tipo tramonto.
- Forse starà ancora dormendo, non so....
Fu propri oappna finì di dire queste cose che una giovane suoata in tonaca bianca apparve dal nulla, saltandogli addosso e abbracciandolo, per poi cadere insieme a lei sul pavineto del gazzabo.
- Ahhh che bell'agnellino che abbiamo qui!- trillò strusciandosi a lui guancia a guancia.
Anche la ragazza doveva essere uno strano ibrido come Neko, visto che dalla testa le spuntavano due piccole ali bianche e i suoi occhi assomiglaivano molto più a quelli di un aquila che di un essere umano.

Neko si trovò nuovamente in una doppia morsa, inoltre la sconosciuta gl isi era attaccata al collo iniziando a soffocarlo.
Quando la giovane notò che dalla bocca di Neko usciva inquietante schiuma bianca si staccò e mollò pure un ceffone in faccia a Axel, saltellando poi via ditero al quadro e fissando intimorita anche le tre sorelle, come se non avesse ntoato che prima c'erano anche loro.
Neko mezzo stordito si mise a sedere pulendosi la bocca a sbuffò.
- Si chiama Aigle o Aiglè... non ho mai capito dove stia l'accento...- mormorò alzandosi in piedi a fatica, dondolando un pò.
- Non è in grado di parlare, o almeno, sa fare solo questo- si voltò verso di lei porgendole il braccio e schioccando le dita, quella uscì fuori da dientro il quadro e si abbranciò al braccio facendo un verso che sembrava più il gracchiare di un corvo, e rimase li a strusciarsi sul braccio di Neko.
- Le suore si prendono cura di lei, anche perchè non potendo parlare non può fare molto.

Neko diede una pacchetta sulla testa della ragazza, che fece nuovamente quell ostrano suono poi fissò Selenia come se si fosse ricordato ora che aveva un fratello.
- Non saprei dove cercarlo... pensavo fosse qua- indicò con la testa lo sgabello vuoto -è strano che Lady Mamir non ci sia...
Poi guardò la ragazza e le chiese - Aegle sai dove sia Lady Mamir o Meko?- lei lo fissò un attimo, poi scosse violentemente la testa facendo cadere qualche piuma e poi dopo un breve pausa annuì.
Neko annuì e le chiese -dov'è mio fratello?.
La strana ragazza iniziò a fare gesti convulsi a incidare cose a a disegnare cerchi nell'aria e Neko la fissò attentamente annuendo ogni tanto.
Poi lei si fermò e sorrise riappropiandosi del braccio del povero ragazzo.

La ragazza fissò un attimo perplessa tutti i presenti e sbuffò fissando male Neko.
- Che ci posso fare!- strillò lui -se non ti capisco non ti capisco!.
La ragazza con le alette alzò eloquentemente gli occhi al cielo, prese Neko e lo voltò indicandogli le siepi dietro al gazzebo che facevano un mini labirinto.
- Aaaaah!- esclamò Neko -bastava dirlo!- la ragazza gli tirò un pugno nelle costole gaurdandolo male e poi tutta impettita se ne andò via.
Neko si avvicinò tranquillamente alle siepi e all'ingresso del labirinto strillò -Mekooooooo- beccato che il fratello era già dietro di lui e gli tirò pure una bastonata, abbastanza leggera, sulla testaccia che si ritrovava.

M e K o

Meko era rimasto alla chiesa, mentre Lady Mamir era andata a fare l'ennesimo quadro alla Statua della Dea.
Era rimasto per due semplici motivi, le ciambelle che stava mangiando e perchè così quell'idiota del fratello, una volta smesso di giocare a rimpiattino con quei due pzzi delle Ombre, l'avrebbe ritrovato facilmente, visto che il Chiostro era il primo luogo in cui cercarlo.
Era rimasto quind a dormicchiare al sole sul pero nel mezzo del cimitero a mangiarsi le sue belle ciambelline, finchè non aveva sentitò il grido di Aegle e per poco non era caduto.
Con suo stupore vide il fratello, ma non in compagnia dei due brutti ceffi, ma di un unoco brutto ceffo dall ostrano colore di capelli e da tre ragazze.
- Oh... ma gaurda come si diverte- bofonchiò ingurgitando l'ultima ciambella.
Meko era sceso dall'albero, era uscito dal labirinto e si era nascosto per fare spavanto al fratello, ma quando quasi gli berciò in un orecchio decise che si meritava di peggio e gli tirò un allegra bastoanta su quella testaccia di rapa che aveva.
- Sono qui, scemo di un fratello- sbuffò.