primo incontro

Selenia

Quel giorno si preannunciava come tutti gli altri, l'oscurità stava inghiottendo quel luogo come faceva ogni gorno per poi rivomitarlo alla luce del sole,pochi animali vagavano per quei luoghi tetri e se lo facevano andavano a passo spedito per poi cercare uno spazio per nascondersi da eventuali predatori.
Il giorno era quai finito, io mi trovavo su una roccia ad ammirre il nulla che incombeva,, la notte era la cosa che più mi piaceva al mondo,mi ricordava il nulla , la morte che tutti dovevamo affrontare prima oh poi, solo che io l'avrei affrontata per ultima.
Erano passati due anni da quando mia madre fece quel rituale per darmi quel potere, lo avevo rafforzato con allenamenti al limite delle capacità della mia razza, mi alzai in piedi per scrutarlo meglio, annusando l'aria potevo sentire l'odore del mare che saliva fino a me, casa era lontana ma mi bastava pochissimo tempo per tornarci senza problemi .
L'aria mi portava parecchi odori che riuscivo a distinguere molto bene, l'odore degli animali che fuggivano per trovarsi un riparo per la notte, l'odore dell'mare l'odore degli alberi e del miele che le api raccolievano e, mi arrivò un nuovo odore, di qualcosa di nuovo ,vivo, più grande degli animaletti che gironzolvano liberamente per quell'anfratto di terra e roccia, quel qual cosa si stava avvicinando, così, dandomi una sistematina mi misi seduta composta ad aspettare codosta persona che si sarebbe fatta vedere per darle il benvenuto adeguato.

Selenia

Ragazzo che fai ? Non ti reggi nemmeno in piedi? Questo buio è troppo per te?
Gli dissi guardandolo attentamente , scrutandolo col mio occhio sinistro mentre ero pronta a mostrare quello destro, ero seduta e lo vedevo, era inciampato su una radice , roba che se l’avessi raccontata non ci avrebbe mai creduto nessuno, ero seria mentre lo fissavo , nessuna emozione scaturiva dal mio volto
Ti serve un po’ di luce?
A vederlo a prima vista era affaticato magari aveva camminato per molto e molto ancora doveva camminare, portava con se uno zaino e prima di cadere cercava qualcosa dentro di esso, magari del cibo oh una boccia d’acqua , non lo sapevo, però lo vedevo affaticato così. Afferrato un animaletto gli spezzo l’osso del collo e glielo porgo gentilmente
Tieni mangia è per te così ti ritorneranno le energie che hai sprecato fino ad ora
Non era mio costume aiutare gli altri ma mi ricordava molto una delle mie sorella e quindi era logico che volessi dargli una mano, aveva una coda lunga e nera e un paio di orecchie che assomigliavano a quelle di un gatto
Che creatura sei tu ?
Gli chiesi incuriosita da quella coda e quelle orecchie, la notte si era avvicinata troppo, e la mia vista cominciava ad annebbiarsi fino quasi a scomparire, il mio occhio non era adeguato per la vista notturna così afferrata la benda faccio cambio bloccando il sinistro e mostrando il destro, appena aperta la palpebra destra una luce scaturisce nel mio occhio identica a quella che si poteva vedere negli occhi dei gatti la notte, la mia vista era tornata ottima come sempre, sia di giorno che di notte nulla poteva sfuggirmi, durante quell’oscurità vedevo molte più cose di prima , l’occhio del drago era utilissimo in queste circostanze

Edited by Elisafer - 23/7/2009, 12:44

Lo vedevo , appena visto il mio occhio rabbrividì come se avesse paura
Ti dà fastidio il mio occhio?
Non volevo essere scortese, volevo solo essere gentile, mi alzai camminando verso di lui, l’occhio del drago diventò sempre più rosso illuminando parte del mio viso , lo vedevo, era leggermente disgustato dal mio dono,
Senti se non ti va di mangiare allora non ne sei obbligato
Avvicinatami a lui gli camminai attorno guardandolo meglio
Chi, chi farebbe male a delle creature simili, chi ha così poco ritegno verso di voi?
Mi fermai dinanzi a lui
Mi chiamo selenia , piacere mio
La luna fuoriuscì da dietro le nuvole mettendo in risalto la mia persona e soprattutto il mio occhio destro

Che triste destino
Dissi sentendo le parole del giovane
Almeno l’agilità celai ? Perché così almeno potresti sfuggire da queste persone
Afferrata la lucertole la strinsi con le mie mani e la incenerii in un attimo per poi buttarlo a terra , quello che ne rimaneva,
Si certo, è difficile trovare quelli della mia razza , infatti io abito dall’altra parte del isola, sono qui perché solo qui la notte è più oscura che dalle altre parti e io vado matta per la notte
Lo guardavo bene , era davvero piccino picciò, anche se era una notte così bella che sarei stata volentieri li ad ammirarla , il ragazzo non poteva vedere al buio, così gli proposi di cambiare zona , magari qualcosa di più illuminato così da poter fare qualcosa dove egli non camminasse a carponi per non sbattere da qualche parte
senti, devi andare da qualche parte di preciso? Ho visto prima che ti eri mezzo affaticato epr correre da qualche parte , semmai ti ci porto io



Edited by Darella - 23/7/2009, 16:40

Capitale della luce?, Sarebbe bella da visitare se vuoi ti posso accompagnare oh meglio ti posso portare fin li risparmiandoti un bel po’ di strada e fatica
Mi andava di sgranchirmi un po’ le gambe e farmi un giro, li a parte io e le poche creature oscure non ci stava mai nessuno, un posto perfetto per me, ma dopo un po’ stanca e volevo anche se per poco una leggera compagnia
Comunque è raro trovare qualcuno che ti accudisca e ti vesta gratis, da come mi hai detto è più facile trovare il maniaco che ti violenti che uno gentile che ti accudisca poi per vedere tuta efferia…
Per fargli capire che l’avevo sentito più che bene
si deve andare li
Indicando il celo sopra l’isola
Li la vista è da mozzare il fiato
Lo rividi un’altra volta , scrutandolo negli occhi
Se non ti va di spiegare questa storia allora non cene bisogno che tu spieghi nulla gli affari di famiglia devono rimanere nella famiglia
<b>Decidi la scelta spetta a te, io ti posso trasportare facilmente ma lo devi volere

Lo vedevo che cominciava a riscaldarsi per il viaggio, roba che non serviva a nulla tranne che a perdere del tempo prezioso, un viaggetto però melo sarei fatta più che volentieri, mi disse che avremmo attirato l’attenzione se lo trasportavo in groppa in volo, un drago era cosa rara da trovare figurarsi da vedere e su questo dovevo dargliene atto, ma così ci avremmo messo un po’ per arrivare alla capitale, anche se ci trovavamo nei territori della luce
Chi ha mai parlato di portarti in groppa, ti avrei trasportato fra i miei artigli …………… Ma devo dartene atto, meglio camminare
Così afferrai due rami con la punta delle dita gli d’ò fuoco accendendoli e facendo un po’ di luce, gliene passo uno mentre l’altro lo pianto a terra e rifaccio il cambio di benda coprendo il destro e scoprendo il sinistro.
Il ragazzo mo si avvicinò con le orecchie abbassate chiedendomi se mi andava di andare con lui alla capitale e senza pensarci troppo su gli risposi di si con un cenno della testa e riafferrata la torcia lo guardo ben bene
Fai strada