Pethro Schatten
Pethro Schatten era ancora turbato dal trambusto della serata, e soprattutto era scosso dall'improvviso malessere della sua adorabile bambina, avrebbe dovuta accudarli, tartassarla di altre domande, chiedendole se voleva un bicchiere d'acqua, se voleva qualcosa da mangiare, qualche medicina, come si sentiva, cosa aveva.
Invece era accanto al caminetto, alle spalle della figlia, a reggersi la testa dolorante per tutte quelle domande che gli si infrangevano dentro.
Era li che fissava le lingue di fuoco che germivano il legno, ma nulla di poetico scuotava la sua mente intasata di preoccupazioni, nessuna frasina aggraziata che si potesse muovere nell'aria con arguzi, nulla, il vuoto più totale.
Entrò nella stanza Christine, la vampira che per qualche strana ragione, aveva fatto scattare la simpatia della figlia, una creturina bella e letale, ma niente che potesse interessargli.
invece, ciò che teneva un pò inerme tra lui sue braccia, quello si che gli interessa.
Era come se avesse portato una tempesta in scatola al suo cospetto, una creatura risputata dal suo infelice passato in gran parte dimenticato.
Si sentì mancare il fiato, fissandola non vedeva una donna in preda alla sua paura dell'ignoto, non vedeva una bella donna dalla pelle diafana come la luna, no, vedeva solo iframmenti sparsi di ricordi distorti e flaggelatio dal tempo.
Vedeva se stesso ricoprire quella donna di voluttiosi baci, sentiva l'odore di quella pelle macchiata dall'estasi, vedeva i ciuffi blu agitarsi al ritmo di un vento che non c'era.
Pethro Schatten si coprì la bocca con la mano e cozzò contro il caminetto, in un disperato tentativo di reprimere quelle torbide visioni.
Un lembo del suo mantello sfiorò le fiamme, ma svanì come polvere nera per riapaprire intatto poco dopo.
direi di intervalalrci i pg, cioè chri --> pethro --> ar --> saskia, ok?
uhm ora ar mi accide XD