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Un burrascoso rientro a casa

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view post Posted on 27/8/2009, 22:31
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Pethro



Pethro non era sicuro di trovare la figlia li, però non riusciva a capire dove fosse, lui era in crisi troppe emozioni si muovavano in lui: rabbia, delusione, ira, tristezza, un pizzico di goia.
Insomma era andato e come lui le Ombre schizzavano folli e si contorcevano completamente impazzite.
Il Signore delle Ombre apparte davanti alla porta della lussuosa villa, e schizzò subito verso di essa aprendo con forse un pò troppa foga.
-ARIANNE!- gridò, ma perchè gridava? Non aveva diritto di gridare, ma era il Signore delle Ombre poteva fare quello che voleva, ma Arianne si sarebbe arrabbiata, ormai era troppo tardi.
In un attimo Pethro tornò composto celando l'agitazione che sentiva dentro e entrando in casa con passo fintamente fermo e deciso.
 
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Arinadream
view post Posted on 27/8/2009, 22:43






Era rannicchiata l’elfa seduta al centro del grande letto a baldacchino, fissava lo specchio davanti a se , ma non vedeva la sua immagine ma solo il vuoto rispecchiarsi nella lucida superficie, i suoi occhi solitamente vitali , azzurro chiaro erano ora vuoti stanchi, gli occhi contornati di rosso e gonfi , aveva pianto, confusione, agitazione dentro di lei, prima la dichiarazione di Loki, poi l’abbandono di Niko…in tutto questo si era accorta di qualcosa che provava da troppo tempo e che non aveva mai ammesso ma Loki l aveva messa alle strette, aveva scavato dentro di se e ora si era ben accorta di cosa celava a se stessa e di cosa non le aveva fatto accettare il sentimento di Niko o di Loki… “perché tutto questo a me? perché?” ripeteva sospirando , poggiava le braccia e il capo sopra le ginocchia, rannicchiata in quella posizione, socchiuse gli occhi quando l’urlo del padre fece tremare le mura della casa “ è arrivato….ora mi sgriderà? Per cosa infondo …non mi ha toccato stavolta…non mi toccherà più” gonfiò il petto sospirando.
Indossava ora una veste da camera nera attillata che ben delineava le sue forme esili ,i capelli erano sciolti e ben pettinati, una figura impeccabile come sempre


 
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view post Posted on 27/8/2009, 22:55
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Pethro si guardò intorno un pò troppo frettolosmaente per uno che voleva mostrarsi calmo.
Beh era difficile mantenere quella facciata se anche le ombre sue servitrici gridavano trillavano e facevan otutto quel caos.
-Smettetela subito, sporchi servi- ringhiò a denti stratti.
Questo ploggò le timorose ombre che si appiattirono dnetro di lui e fuori, in quel vasto mondo chiamato Efferia.
Avanzò piano per la villa, fissando e sondando dall'esterno ogni stanza, finchè non sentì il lieve tintinniò dei campanellini, il frusciare lieve della stoffa sul corpo esile della figlia.
L'aveva trovata, gli sarebbe bastato allungare la mano verso la maniglia, aprire ed entrare.
Era qualcosa di semplice, ma il solo sollevare la mano verso il pomello lucido d'ottone gl isembrava un impresa impossibile.
Quindi rimase fermo poco lontano dalla soglia, fissando un pò triste e sconsolato i proprio capelli che scivolando via dalle sue spalle ora sfioravano con la punta lucente il pavimento.
Che diavolo gli stava succedendo?.
 
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Arinadream
view post Posted on 27/8/2009, 23:01






Avvertiva la presenza del padre dietro quella porta, l’energia di lui era palpabile nell’ aria, soprattutto per una creatura empatica come lei, vibrarono le orecchie percependo lievi movimenti “ perché non entra? Perché non urla e mi prende a ceffoni? Tanto in questo periodo ci starebbero bene anche quelli..” rimase immobile , alzò poi lenta il busto, la schiena pera ora dritta, le mani stringevano sui ginocchi nudi, i campanelli tra i capelli tintinnavano appena, lo sguardo fisso sulla porta “ apri quella maledetta porta….” Pensava con tutta se stessa, lo urlava dentro di se quasi stordendosi , non sapeva cosa l aspettava, non aveva paura però…era solo triste, ferita , turbata, il cristallo dondolava appeso al collo esile, una strana luce blu riluceva dal ciondolo

 
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view post Posted on 27/8/2009, 23:09
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Sapeva benissimo che la figlia stava aspettando lui, che fosse l'odioso paparino il primo a vercare quel labile confine che li separava, ma...
-Ar...- il solo pronciare quella sillaba gli fu difficile.
Dopo di essa erretrò di un passo, cozzando contro la porta opposta a quella che non riusciva ad aprire.
- Va tutto bene piccola mia?- aggiunse con la voce tremante.
-Se è per l'urlo, scusami, mi sono fatto prendere dal momento, sai com'è non accade mai un gran che e in questi ultimi giorni...- fece una pausa, sospirando e appoggiandosi stancamente alla porta -se ti ho spavenvato, scusami....
Non sapeva che dire, l'aria era così pesante e opprimente.
-Guarda che però non ho rotto nulla- ridacchiò un pò forzato -sono un bravo papà io, che credi!.
La risata un pò isterica e falsa di Pethro rimbombò per i vuoti saloni
 
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Arinadream
view post Posted on 27/8/2009, 23:17






Un sospirò quasi di sollievo nell avvertire quelle parole, Pethro era nel panico quasi quanto lei ,scosse il capo sconsolata…sapeva che il padre era nel caos e se non fosse stata lei a risolvere quella situazione lui non ci sarebbe riuscito, certe volte era coma un bimbo , peggio di lei “ pensare che dovrei essere io quella distrutta , la piccolina da affrontare e coccolare…” un sorriso tirato , inarco appena le labbra per poi tornare fredda: gattonò fino ai piedi del lettone a baldacchino , poggiò i piedini in terra, si avviò poi lenta verso la porta, la osservò per un attimo titubante, gonfiò il petto sospirando appena, poggiando tremante la sinistra sulla maniglia, l’abbassò appena lentamente, attenta, un piccolo spiraglio si aprì nella porta , gli occhi si abituarono alla non luce del corridoio,vide la figura del padre appiccicata alla porta, timidamente infilò la mano destra nello spiraglio toccando il braccio del padre, non aprì la porta, si strinsero le dita sulla stoffa della sua veste, rimase silente attenendo “ prima o pi se la sentirà di entrare….”
 
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view post Posted on 28/8/2009, 09:16
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Pethro era li mogio mogio, tanto che sentì appena il lieve cigolare dei cardini oliati, i passetti leggeri della figlia e il suono di campanellini.
Si accorse che qualcosa era cambiato quando avverti la manina sfiorarlo a quel punto scostò lo sguardo dai capelli e lo lasciò ricadere su quel braccino candido che modello mostro dell'armadio, l'aveva agguantato da un sottile spiraglino della porta.
- buon giorno stellina- mormorò con un sorrisetto beffardo anche se l'ora era decisamente sbagliata.
Velocmeentente però, torno a guardarla privo di espressione anzi forse c'era sono un pò di velata rabbia.
Il Sigore delle Ombre ruotò su se stesso, scivilando inesorabilmente via dalle dita, afferrò il bordo della porta e la aprì di colpo, facendo perdere l'equilibrio a quella povera sciagurata figlia e gettandosi su di lei abbracciandola forte, stringendo a se quell'esile corpicino.

SPOILER (click to view)
dio è troppo presto per ruolare -.-
 
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Arinadream
view post Posted on 28/8/2009, 12:32






Era fredda la stoffa tra le sue dita, sorrise con dolcezza a quel saluto stranamente dolce “ forse stavolta non è arrabbiato…” sussultò perdendosi in quel pensiero quando avverti la stoffa scivolare via dalle dita ,non si aspettava quel gesto la porta si spalancò per evitarla cercò di portarsi indietro , per un soffio la porta non le sfiorò il volto “ ma cosa sta…”il tempo sembrò quasi bloccarsi quando avverti le braccia del padre avvolgerla, stringerla a in quell’abbraccio ,la confusione di lui, le sue emozioni invasero l’animo dell’elfa, il turbamento di Pethro le arrivava dritto al cuore;chiuse gli occhi lasciandolo fare , non voleva fermarlo avrebbe accettato qualunque cosa avrebbe detto , qualunque suo gesto, come sempre del resto…ma ora qualcosa era diverso lei lo sapeva….lo considerava ancora suo padre, ma quel sentimento si stava facendo spazio dentro di se e la cosa la spaventava, non voleva turbare Pethro , non voleva che si allontanasse da lei
 
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view post Posted on 30/8/2009, 20:30
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Pethro era lì, diviso tra due mondi, tra due idee completamente diverse che si combattevano su due fronti.
Su un lato c'era il paparino a lama tratta che berciava di non toccare Arianne, che era cresciuta ma era comunque l'adorabile bambina che aveva raccattato e cresciuto cospargendola di regali fino ad allora, doveva consolarla in maniera gentile per tutti i problemi che le erano successe in questi giorni e niente più.
Dall'altro lato c'era il Pethro uomo che sbuffava a quelle parole e si limitava a ribattere dicendo che visto che era cresciuta e non aveva legami con loro era inutile trattarla come una bambina e farla arrabbiare, e che proprio perchè era giù doveva colpire adesso in modo che non potesse ribattere, in modo da mitigare i suoi dubbi.
In breve era in pura crisi e non poteva farl altro che tenere stretta a se la povera elfa.
Però doveva decidersi, non poteva rimanere in bilico tra le due opzioni in eterno.
"Devo consolarla, è giù, è colpa mia, colpa di quello sporco Shinigami e pure di quell adorabile Neko" ebbe un attimo di relax ripensando al piccolo animaletto domestico e fu in quell'istante di distrazione che uno dei due contendenti vinse la lorra con un colpo basso.
Pethro si staccò da Arianne di colpo, spingendo appena indietro lei e spostando il peso all'indietro lui.
La teneva saldamente per le spalle e la fissava di sottecchi, con un lieve guizzo maligno nello sguardo.
Senza proferire parola.
 
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Arinadream
view post Posted on 30/8/2009, 20:39






Gli occhi di lei erano appena lucidi , sospirò cercando forse di frenare i suoi sentimenti , le sue paure, avvertiva la lotta del padre, avvertiva il suo caos mischiato a quello di lei “ che succede…perché è cosi teso anche lui? Che abbia capito cosa provo? Che sappia leggermi dentro?” un attimo di esitazione il suo , le mani andarono a cercare timidamente il capo di Pethro , carezzò i suoi capelli dolcemente, gesti lenti cercando forse di calmarlo “ è buffo dovrebbe calmare me …e invece” n piccolo ironico sorriso baciò le purpuree labbra di lei.
Sgranò gli occhi arrossati sorpresa a quel gesto, un gesto freddo inaspettato , l’aveva allontanata e ora la fissava con quello strano ghigno,ricambiava il suo sguardo lei quasi ipnotizzata, ma confusa “ perché ora fa cosi? È arrabbiato o sono le ombre?...” il suo volto trasmetteva quello smarrimento, sospirò chiudendo gli occhi , gonfiò ancora il petto cercando di rilassarsi , riaprì gli occhi azzurro intenso fissando il padre ora più sicura meno confusa, forse la sua era solo una maschera, ma che altro poteva fare se non attendere il volere di lui? rimase silenta anche essa
 
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view post Posted on 30/8/2009, 20:57
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Pethro sospirò, continuando a guardarla comunque un pò malevolo.
-Arianne- mormorò soppesando tutte le sue future parole -potrai odiarmi per questo, ma- abbassò lo sguardo, fissando l'impiantito lucido e le ombre che danzavano su di esso.
- Non va bene- le disse secco -anche senza legami di sangue, io sono tuo padre, è un dato di fatto.
Alzò lo sguardo adesso un pò insofferenze e piantò lo sguardo ghiaccio terso in quello di lei -è vero ti ho trovata per strada, abbandonata, ma ti ho cresciuto con la ferma convizione di crescere una figlia non una futura concubina o che so io.
Riprese fiato, lentamente.
- Per me è inconcepibile far si che il nsotro rapporto si evolva più di così, lo so che hai fatto molti sacrifici per me, lo so che queste parole ti sembreanno dure e gelide, odiami per quest muro di ghiaccio che frappongo tra noi, ma...
Lasciò la presa sulle sue spalle, lasciandole cadere a terra -è meglio che le cose restino così, io l'insopportabile apdre che corre qua e la e te la figlia stufa del mio comportamento.
E si alzò in piedi tenendo lo sgaurdo ancora su di lei.
 
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Arinadream
view post Posted on 30/8/2009, 21:09






Ascoltò le sue parole , lo sguardo di lei rimase freddo impassibile , nessuna espressione mutava quella perfetta maschera di freddezza che aveva scelto per affrontarlo, il suo animo però si agitava inquieto ferito. Il cristallo dondolava davanti a lei divenendo da blu rosso con screziature nere “ basta….non dire altro non voglio sentirti…mi fai male” lo urlava nella sua testa nella sua mente…il dolore e la paura erano segnati da quel cristallo, si alzò lentamente sistemando la veste come nulla fosse anche se la luce del ciondolo diveniva sempre più intensa , le mani passarono pii ai capelli spettinati sistemandoli stando attenta a non tirare le ciocche con i campanellini “ cosa ti aspettavi Arianne? Cosa? sapevi che queste sarebbero state le sue parole…ti ha dato il suo posto tanto tempo fa e fin ora hai accettato questo ruolo nel suo teatrino …taci e torna a fare la comparsa nella sua vita” queste parole ripeteva freddamente ora dentro se.
Si voltò infine avvicinandosi nuovamente al letto gattonando sopra a esso sedendosi come poco prima che arrivasse il padre, tornò a rannicchiarsi gambe al petto poggiando il capino albino sulle ginocchia fissando la sua splendida figura riflessa nello specchio; infine schiuse le labbra -- hai altro da dirmi paparino?....-- freddo il tono di lei, il cristallo anche se nascosto dalla veste abbagliava con quella luce violenta la figura candida dell’elfa
 
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view post Posted on 30/8/2009, 21:25
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Pethro sospirò, bene non l'aveva congelato, preso a ceffoni, insomma niente danni fisici.
"Si limita a lacerarmi l'anima" pensò guardandola mentre si appallottolava sul letto per poi chiedergli gelida se aveva altre importanti rivelazioni da fare.
Si avvicinò lentamente a lei.
Cosa doveva aspettarsi? Sapeva benissimo che sarebbe successo, era inevitabile.
C'era una sola cosa che poteva fare.
Sospirò e iniziò a sganciarsi il cappotto nero di pelle, fissando le sue stesse mani che abilmente liberavano i bottoni.
- Come ho detto, l'unico amore che potrai mai avere da me è quello di un padre un pò atipico verso la figlia- lasciò scivolare a terra il cappotto, afferrandolo all'ultimo istante per poi lanciarlo su una sedia.
Si adagiò su di essa con una leggerezza impossibile in natura.
- Per questo vederti soffrire, fa soffrire me- sospirò -quindi...- arrossendo appena e scostando lo sguardo dalla figlia al cuscino dietro di lei disse serio -l'unica cosa che posso donarti è questo mio gelido corpo, potrai farne ciò che vorrai.
E titubante aspettò la sua risposta.
 
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Arinadream
view post Posted on 30/8/2009, 21:48






La figura riflessa nello specchio venne coperta da quella di Pethro, lento alzò lo sguardo verso di lui rimanendo però immobile con il corpo, ne fissò il fare silente fredda, solo un piccolo sussulto portando indietro le braccia poggiando i palmi a sostenersi mentre lui si avvicinò, sorpresa perplessa da quell’ atteggiamento, un vago rossore le imporporò il volto sino alla punta delle orecchie odendo quelle parole,sgranò gli occhi osservando il volto del padre appena arrossito,chiude gli occhi infine mentre alcune lacrime le solcavano il volto silente -- non ti ho mai chiesto di farmi diventare la tua donna o altro…so che sarò sempre tua figlia per te a gli occhi degli altri…-- portò timidamente la mano al volto di Pethro del uomo cosi simile a lei che le era vicino , sfiorò con la pelle calda dei polpastrelli il suo viso , avvicinandosi lenta a lui avvicinando il volo a quello dell’uomo lo fissò ora da vicino quelle lacrime solcavano ancora il suo volto -- …io mi considero tua figlia ti voglio bene come se fossi davvero mio padre….però il mio sentimento è andato anche oltre….forse il mio è un sentimento malato…ti considero un padre ma ti amo allo stesso tempo….-- chinò il capo vergogna dosi di mostrarsi cosi di dirgli ciò che celava dentro se , ciò che provava “ forse sto sbagliando ….ma non so cosa fare” il cristallo andava pian piano a perdere la screziatura nera divenendo solo rosso purpureo….
 
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view post Posted on 30/8/2009, 22:15
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Pethro rimase un attimo perplesso.
Tutto stava allegramente cadendo nel buio, era tutto sbaglaito tutto.
Appoggiò le mani gelide su quelle della figlia, per poi stringerle.
Abbassò lo sguardo sulla testolina di lei, mordendosi convulsamente il labbro inferiore.
Erano arrivati al punto di svolta, non poteva ignorare quei sentimenti, non poteva fingere che fosse ingraro del fatto, ma non poteva nemmeno rischiare di rovinrare il loro rapporto.
- Ti propongo una cosa- le disse in un sussurro.
- Stasera io non sono Pethro Schatten l'adorabile padre che ti ha cresciuto- sospirò e lentamente portò le mani di lei lontane dal suo volto, stringendole poi tra loro due.
- Tu non sei la figlia del Signore Delle ombre, sei semplicemente Arianne, un elfa, e io sono Raul un comune essere umano, il destino vuole che dopo un allegra festa in un bar siamo scappati entrambi, in momenti diversi, in questa stanza- le sorrise appena -quindi io non so chi siete, voi non sapete chi sono io.
Lasciò la presa sulle manine morbide di lei e le fece un inchino -buona sera mia Lady, il mio nome e Raul, scusate se sono piombato in questa stanza di colpo, ma stavo fuggendo dalla festa qui accanto, vogliate perdonarmi.
 
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